Approfondimento: LA VITA SEGRETA DEGLI ALBERI: Arriva in Italia il bestseller di Peter Wohlleben

Cosa mangiano, quando dormono e parlano, come si riproducono,

26 Luglio 2016

 

Gli alberi provano dolore e hanno una memoria.
I genitori alberi vivono insieme ai loro figli.
Bastano già queste due affermazioni per mettere in crisi la vita di una guardia forestale abituata a tagliare alberi e/o a attraversare i boschi con pesanti mezzi meccanici.
Ed è proprio questo lo stato d'animo che ha passato la guardia forestale Peter Wohlleben diventato, con gli anni, un eccellente testimone di quanto succede nel folto di un bosco. Lo ha messo nero su bianco in questo suo libro che in Germania, paese d'origine di Wohlleben, è diventato un grande best seller, grazie soprattutto al passaparola e, non di meno, alla passione dei tedeschi verso gli alberi.

“Un bosco sano, magari addirittura felice - sostiene l'autore - è nettamente più produttivo, e questo comporta nello stesso tempo maggiori introiti. Questa argomentazione ha convinto anche il mio datore di lavoro, il comune di Hümmel, e così nel minuscolo paesino dell’Eifel (nella zona di confine tra Germania, Ardenne e Belgio, NdR) gli alberi tirano un sospiro di sollievo e rivelano ancora più segreti, soprattutto i gruppi che vivono nelle aree protette create di recente, dove sono del tutto indisturbati. Non finirò mai di imparare da loro, ma già quello che ho scoperto finora sotto la volta delle loro chiome è qualcosa che prima non avrei mai immaginato”.

Con questo libro, impariamo così che gli alberi ci somigliano molto più di quanto pensiamo. Quello che per molti è solo un bosco, è in realtà una comunità molto ben organizzata e coesa. Il libro è ricco di analisi e riflessioni fatte dall'autore in prima persona, e comunque a sua volta coadiuvato da studi universitari sull'argomento, che ci restituiscono un'immagine inedita degli alberi e del loro habitat. Scopriamo, ad esempio, che gli alberi più malandati fioriscono spesso, perché probabilmente vogliono riprodursi in fretta, prima che con la definitiva scomparsa il loro patrimonio genetico minacci di estinguersi. Succede, così che, un faggio durante la sua vita può produrre circa 1,8 milioni di faggiole ma una soltanto diventerà un albero adulto. Un'altra scoperta dell'autore è che gli alberi non nascondono l’età. Per un albero, una fessura nella corteccia è almeno sgradevole quanto per noi una ferita nella pelle. Più luce, più sole, più raggi ultravioletti portano all’invecchiamento della pelle negli esseri umani ma anche negli alberi. In Europa centrale non ci sono più foreste vergini, e l’età dei più estesi e secolari patrimoni arborei è compresa fra i duecento e i trecento anni.

“Ho scritto il libro – afferma l'autore - perché tutti immaginassimo gli alberi e prendessimo parte alla loro conservazione, non solo perché importanti per la nostra vita, ma perché sono splendide creature viventi dotate di forme di comunicazione e sensibilità sorprendenti”.

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