Approfondimento: I Gruppi di Acquisto Solidale in Italia

Fonte:
21 Aprile 2010
I Gruppi di Acquisto Solidale in Italia

A Bologna i consumi del GAS BO si orientano verso piccoli produttori trasparenti nel loro lavoro, verso produttori locali per ridurre inquinamento e spreco energetico, verso prodotti da agricoltura biologica che rispettano la terra e l’ambiente, la persona e la biodiversità, verso produttori che lavorano e impiegano lavoro senza ricorrere allo sfruttamento nella sola logica del profitto.
In particolare il gruppo di acquisto di Bologna ha dato importanza a prodotti delle cooperative sociali, ovvero quelle cooperative che hanno come obiettivo l’inserimento nel lavoro di persone svantaggiate: disabili, ex detenuti, ex tossicodipendenti.
Il GAS BO, attraverso il gruppo Capra e Cavoli, acquista direttamente dai produttori frutta e verdura biologiche o biodinamiche fresche, di qualità, di stagione e prodotte localmente: un coordinamento di piccoli produttori biologici e biodinamici della provincia di Bologna, di Vanga e di Zappa, offre la consegna in alcuni punti della città di cassette contenenti un’abbondante scorta di frutta e verdura di stagione autoprodotte.

In Piemonte invece si contano 40 GAS.
Il numero è cresciuto negli ultimi anni per via di una certa attenzione al risparmio e di una propensione al consumo critico diffuso e sostenuto da diverse associazioni presenti nella regione.
Il neonato GasaTo raccoglie 10 coppie di amici. Secondo i membri del GasaTo la scelta di prodotti da agricoltura biologica e la diminuzione del consumo di beni superflui portano a un reale risparmio.

A Milano le cose cambiano con il Gas Integrale che acquista solo quando i soci non sono in grado di procurarsi ciò che serve loro attraverso la raccolta, l’autoproduzione, lo scambio e il dono.
Il pane, lo yogurt, la marmellata non vengono normalmente acquistati. Per il formaggio fresco, i detersivi e i detergenti è fortemente incoraggiata l’autoproduzione.
Periodicamente il Gas organizza uscite per la raccolta di erbe, frutti selvatici, funghi, acqua di fonte e corsi per l’autoproduzione di pane, formaggio, yogurt, marmellata, detersivi e detergenti.
Un’altra esperienza di autoproduzione si trova a San Giuliano Milanese, alle porte della metropoli, la Cascina Santa Brera propone da marzo 2005 la possibilità di adottare un orto.
Trenta famiglie di Milano e Hinterland hanno aderito al progetto “Adotta un Orto”: da consumatori passivi sono diventati produttori che coltivano secondo il metodo dell’agricoltura biologica.
Le famiglie, dietro pagamento di una quota mensile, hanno a disposizione un orto che vedono crescere e a cui possono attingere quando vogliono.  Cipolle, patate, cetrioli, lattughe, pomodori, piselli, fagiolini e fagioli, zucchine, porri, spinaci, bietole, erbe aromatiche: le scelte colturali sono quelle che soddisfano le comuni esigenze quotidiane di tutti con un'attenzione particolare alle varietà antiche e tradizionali, che costituiscono un importante patrimonio di biodiversità rurale.

La banale azione meccanica di procurarsi ortaggi tra gli scaffali di un supermercato è sostituita da un importante gesto di produzione consapevole: il consumatore segue la storia dei prodotti dalla semina alla raccolta e le relazioni sociali, tra gli orti della Cascina Santa Brera, sono diventate legami d’amicizia.
La cascina è anche sede di una Scuola di pratiche sostenibili, il suo sito internet è www.cascinasantabrera.it.

A Venezia il Gas Diogene nasce per iniziativa del Movimento Consumatori e dell’Arci, con l’obiettivo di ridurre di oltre 1/3, grazie all’acquisto collettivo, il prezzo del latte in polvere e dei pannolini per bambini.

Il Sud Italia non è da meno e a Napoli c’è il Gas della cooperativa e bottega del commercio equo ‘Oppapece, nato per trovare produttori locali in grado di soddisfare acquisti responsabili.
Si cerca soprattutto il fresco biologico, olio, pasta e detersivi non killer, ecologici e a basso impatto ambientale. All’interno di ‘Oppapece è stato creato un laboratorio di economia solidale che cura in formato elettronico le “Pagine arcobaleno”, ossia una guida pratica per muoversi nel mondo del consumo critico e dove sono elencati prodotti e produttori; le “Pagine arcobaleno” sono state sperimentate con successo anche in altre regioni e città italiane.

Il Gas di Bari è Natural…mente: nasce 4 anni fa da due famiglie che, sulla scia di altre esperienze, vogliono consumare prodotti da agricoltura biologica. Dopo una ricerca condotta sulle aziende del territorio, si sceglie di acquistare dalla piccola azienda biologica Il castagno di Castellana.
Adesso sono 10 le famiglie che si approvvigionano lì.
In questo GAS barese dal biologico il discorso si allarga alla solidarietà: perché ogni gasista è disponibile a turno a fare la spesa per tutti; solidarietà verso il produttore perché garantiscono continuità della domanda anche in periodi di crisi e verso l’ambiente perché questo stile d’acquisto locale e collettivo riduce anche linquinamento causato dai trasporti. Ogni lunedì il responsabile di turno invia una e-mail ricordando i prodotti di stagione. Entro il mercoledì i gasisti mandano gli ordini che il giovedì arrivano al produttore il quale prepara le cassette nominative per la domenica.

Gli esempi sono centinaia! In tutta Italia gruppi di consumatori disertano i supermercati, detestano i sabati pomeriggio trascorsi al centro commerciale e si battono per una economia all’insegna del piccolo, locale e solidale.

L’Aiab (Associazione Italiana per l’Agricoltura Biologica) e Greenpeace, in collaborazione con la rete dei Gruppi di Acquisto Solidali (GAS), promuovono dal 2005 la Campagna GODO: Gruppi Organizzati di Domanda e Offerta.
La Campagna GODO nasce dalla consapevolezza dei produttori biologici e dei consumatori responsabili di avere obiettivi comuni e di potere trovare nuove forme di incontro, scambio e collaborazione.
La campagna promuove l’incontro tra produttori biologici e consumatori (organizzati in GAS) orientati all’acquisto di prodotti da agricoltura biologica. L’obiettivo è quello di eliminare i meccanismi di intermediazione fra produttori e consumatori, dunque evitare il ricarico del prezzo della grande distribuzione.
La campagna sostiene la diversità, pluralità, stagionalità e territorialità della produzione biologica come strumento per garantire sostenibilità ambientale, qualità alimentare, occupazione nelle campagne e fiducia fra i cittadini/consumatori e gli agricoltori.
Per aderire come produttore è sufficiente contattare la sede AIAB regionale, mentre i consumatori possono trovare tutte le indicazioni per costituirsi in gruppo d’acquisto all’interno del sito ww.retegas.org.

 

 

Testo tratto da Schiavi del Supermercato (pp. 77-80), di Saverio Pipitone, Arianna Editrice

 



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